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IL BIMBO NON ARRIVA. COSA FARE?
L'infertilità è un problema che colpisce molte giovani coppie, che riescono a trovare un po' di serenità decidendo di adottare un bambino o di provare la fecondazione artificiale.

  • Adozione
  • Fecondazione assistita


    Adozione
    Ci sono molte novità nella legge di riforma varata dal Senato il primo marzo 2001.

    Ogni anno in Italia vengono adottati circa 3.000 bambini di cui 1.000 italiani.
    Le domande ammontano a 16.000.

    La nuova disciplina conferma la rilevanza del matrimonio come condizione per diventare genitori adottivi (occorre essere sposati da almeno 3 anni) e apre al riconoscimento dell'importanza delle convivenze di durata stabile almeno 3 anni per coloro che vogliono adottare un minore e intendono sposarsi. Rimangono escluse le coppie di fatto, le coppie omosessuali e i single.

    I limiti di età sono stati alzati: 45 anni la differenza anagrafica tra aspiranti genitori e bambini in cerca di famiglia. L'adozione non sarà preclusa dal Tribunale se uno degli adottanti supera questa soglia temporale, purché contenuta entro i 55 anni. L'idoneità all'adozione non può essere negata per tutelare il diritto alla primogenitura del figlio legittimo.

    Più snelle le procedure burocratiche, sono previsti aiuti economici per i genitori che adottano minori con più di 12 anni o portatori di handicap. Verrà istituita una banca dati con informazioni sui minori adottabili e sulle coppie. I bambini adottati devono essere informati dai nuovi genitori della loro condizione di figli adottivi.

    Chi ha compiuto 25 anni può accedere alle informazioni sui genitori biologici. Entro il 31.12.2006 i minori senza famiglia dovranno essere inseriti in comunità familiari. L'affidamento non potrà durare più di 24 mesi, salvo proroga da parte dei giudici. Sono titoli preferenziali per l'adozione la richiesta di voler adottare più fratelli. Per adottare minori stranieri la procedura è facile.

    I coniugi presentano dichiarazione di disponibilità ad adottare un minore straniero al Tribunale dei minori del loro distretto. In 15 giorni la dichiarazione passa ai servizi sociali che danno le informazioni alla coppia, svolgono accertamenti ed entro 4 mesi trasmettono una relazione al Tribunale, che in 2 mesi emette decreto positivo o negativo.

    A questo punto i coniugi hanno 1 anno per fare le pratiche, con l'assistenza di un ente autorizzato. Viene fornita la documentazione sullo stato di abbandono del bambino, che acquista cittadinanza italiana e viene preadottato. Dopo 1 anno il Tribunale pronuncia la sentenza di adozione e dispone la trascrizione nello stato civile.

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    Fecondazione assistita
    In Italia manca una legge che regolamenti la fecondazione assistita nei centri per l'inseminazione artificiale.

    In attesa che il Parlamento decida a varare una normativa, il Ministero della Sanità ha preparato un regolamento sui requisiti igienico-sanitari dei centri. Le coppie con problemi di fertilità possono trovare qualche consiglio utile su dove e come avere un bambino rivolgendosi alle associazione CECOS Italia e EFRA che riuniscono i maggiori centri privati italiani.

    In base all'ultimo censimento queste strutture sono 384, 80 delle quali pubbliche, ed eseguono circa l'80% degli oltre 10 mila cicli di fecondazione in vitro attuati ogni anno in Italia. Le tecniche sono due: la Fivet (Fecondazione in provetta e successivo trasferimento dell'embrione nell'utero materno) e la Icsi (Intracytoplasmatic sperm injection, ovvero l'introduzione dello spermatozoo direttamente nell'ovulo). Nelle strutture private la Fivet costa tra i 4 e i 5 milioni, la Icsi tra i 6 e 7 milioni.

    Spesso i tentativi di fecondare le donne devono essere ripetuti. Gli esperti consigliano di non peregrinare da un centro all'altro e di desistere dopo una serie di tentativi infruttuosi. E' importante che le coppie che optano per i centri privati, per ovviare alle liste d'attesa lunghe del servizio sanitario pubblico, ricevano delle indicazioni per individuare il centro, tenendo conto che alcune Regioni rimborsano in parte o completamente i costi sostenuti. Ecco qualche suggerimento per orizzontarsi nella scelta del centro: - diffidare di chi promette miracoli e dimostra troppo ottimismo: le percentuali di successo della fecondazione assistita si aggirano intorno al 25% - ricordare che non esiste liberatoria che esima il centro dalle sue responsabilità per errori e carenze - verificare che il centro sia assicurato e che il responsabile sia presente almeno al primo colloquio e disponibile in seguito - chiedere una diagnosi clinica chiara e precisa prima di iniziare i trattamenti e sottoscrivere il consenso prima di sottoporsi alle terapie.

    Fare sempre tutte le domande che si ritengono necessarie: il medico deve specificare nel dettaglio l'iter terapeutico - per valutare i risultati del centro chiedere di confrontare il numero delle gravidanze riuscite con il numero dei bambini nati.

    Gli indirizzi cui rivolgersi:

    Società italiana di fertilità e sterilità e medicina della riproduzione Bologna
    tel. 951/6360553
    Sifes@sifes.org
    www.sifes.org

    Associazione Cecos Roma
    tel. 06/68300253
    Info@cecos.it
    www.cecos.it

    Associazione Madre provetta onlus Roma
    tel. 06/68134256
    Madrepro@tin.it
    www.madreprovetta.org

    Associazione Fertilità onlus
    Roma tel. 06/3721298
    Fertilitàonlus@yahoo.it


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